Tappeti stesi e appesi

dal April 13, 2013 al June 20, 2013
In collaborazione con l’Archivio Aldo Mondino e con la cura di Marco Meneguzzo, sabato 13 aprile inaugura la mostra di Aldo Mondino Tappeti stesi e appesi alla Galleria Santo Ficara di Firenze.
Fino al 20 giugno sono esposti i lavori incentrati sul concetto di “nuovo esotismo” uno dei temi più frequentati nella lunga e multiforme attività dell’artista torinese, scomparso nel 2005.
In mostra, oltre ad alcuni gioielli dai soggetti orientaleggianti, il ciclo di opere dei cosiddetti “tappeti stesi” - simulacri di tappeti, di fatto dipinti su telai e superfici sagomate -, delle “Turcate” - chiaro riferimento al folklore turco, con particolare riguardo alle forme culturali e visive della setta dei Dervisci, ma anche all’artista Giulio Turcato -, dei “ritratti” di ambientazione araba, e culmina con il rifacimento di “Mekka Mokka” (1988), una sorta di tappeto-mandala realizzato con l’utilizzo di 50 chili di caffè in grani su carta da spolvero.

Questa produzione di Mondino, che data all’incirca dal 1980 -il primo “tappeto steso” è infatti di quell’anno-, affronta, in tempi non sospetti, il tema della globalizzazione partendo da un apparente ritorno all’“esotismo”, quella corrente pittorica ottocentesca di cui Mondino adotta parzialmente anche la veste pittorica. Di fatto, si tratta di un’operazione che riesce a coniugare il piacere della pittura con la percezione chiara di un mutamento culturale in atto, di uno spostamento evidente del centro d’interesse mondiale verso culture considerate, appunto, “esotiche”, nonché con una serie di citazioni artistiche colte, tipiche dell’artista, in primis quella della produzione orientalista di Delacroix.

Un catalogo illustrato e con un saggio del curatore, edito da Carlo Cambi Editore, accompagna la mostra.

Firenze
Galleria Santo Ficara
Via Ghibellina, 164R
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